E’ questa la civetta de “La Nazione” della settimana che riassume, senza stravolgerla, la crociata di Bassilichi ed altre imprese in favore del nuovo aeroporto di Firenze.
In questi giorni la notizia dei ricorsi al TAR annunciati da alcuni comuni della piana fiorentina ha mandato in bestia Salvadori di Confindustria e Bassilichi che, come, presidente della Camera di Commercio di Fi, mette in discussione la propria firma alla compravendita del polo espositivo della Fortezza.
Lo diciamo educatamente ma senza mezzi termini.
Non firmate? Non ci interessa.
Non ci interessa come lavoratori che in questi anni hanno subito licenziamenti, precarietà, aumento dei ritmi e maggiore autoritarismo di direttori e manager tutto in cambio di salari più bassi. Questo anche a Firenze dove il fatturato milionario di aziende e grandi marchi resta in tasca a chi le dirige.
Non ci interessa come abitanti di questa area metropolitana sempre più inquinata e insalubre nonostante i silenzi complici o le coperture degli enti preposti a controllo e prevenzione.
Non ci interessa perché altre sono le nostre priorità.
Non questo Aeroporto intercontinentale ma lo sviluppo, in ogni lembo di terra disponibile, di boschi, parco e agricoltura come antidoti alle nocività presenti in quantità e come parte di una più complessiva lotta di lungo periodo per la riduzione dei gas serra e del consumo di suolo che rappresentano oggi le vere priorità planetarie. Trasformazioni necessarie e possibili che vanno di pari passo con la lotta per una più equa distribuzione della ricchezza fatta di nuove opportunità di lavoro vero e sicuro in un nuovo sviluppo del trasporto pubblico, delle bonifiche, della messa in sicurezza dei territori, in estese filiere di raccolta differenziata_riuso_riciclo, fuori dalle economie del lusso che dimostrano solo vuoto e rifiuti dietro immagini scintillanti prodotte dai nuovi precari freelance.
Nuovo aeroporto? Hanno ragione i comitati di Prato a “ricordare” a Bassilichi le sue responsabilità; dov’era la camera di commercio, come socia di ADF, quando l’attuale aeroporto cresceva oltre i regolamenti per sforare ogni limiti di orario e rumore rendendosi incompatibile con la vita delle zone sorvolate? Basta!
Siamo stanchi e sempre più distanti dai vostri ricatti.
Ci stiamo organizzando, spesso con efficacia, come quando costruiamo un presidio per difendere un territorio, quando auto-costruiamo centraline per auto-monitorare la qualità dell’aria, quando prendiamo parola dal basso e anche quando non lo facciamo ma il nostro malcontento è “interpretato” dai rilevatori di opinioni e può produrre cambiamenti politici e amministrativi.
Di questo hanno paura ed a fermare tutto questo sono rivolte le minacce di Bassilichi e Salvadori.
Forza gente! Senza di noi non si decide niente!
Domenica 18 tutt@ alla Gnoccata popolare per andare avanti insieme.
Prenotazioni prorogate al sabato 17 marzo!
Assemblea del presidio No Inc-No Aero
Mamme No Inceneritore