Ancora una volta l’Inceneritore di Montale è fermo.
Le notizie non sono chiare su cosa sia effettivamente accaduto.
Poche le cronache locali che, molto timide, sono sempre più attente a “non fare allarmismo” più che informazione.
Brevissime e tese a minimizzare le “note” dichiarate dall’azienda Ladurner che gestisce l’impianto per conto della società partecipata dai comuni di Montale Agliana, Quarrata ( ex CIS).
Moltissime le giuste preoccupazioni degli abitanti che hanno sentito un rombo, un botto, una nuvola.
Che sia “SOLO” un black out elettrico, un’avaria al ciclo del vapore o altri problemi tecnici, come dicono le voci ufficiali, non basta a tranquillizzare la gravità degli incidenti ad impianti di questo genere tantopiù se ancora resta spento.
L’inceneritore di Montale, poi, non è la prima volta che viene fermato.
Gli inceneritori non sono macchine magiche che fanno sparire rifiuti ma tecnologie complicate che riducono solamente il volume dei rifiuti bruciati, nell’impossibile tentativo di ridurre le emissioni inquinanti che inevitabilmente ci saranno. Impianti di combustione , che vanno chiusi e superati perchè costosi e nocivi.
Solo 5 giorni fa (l’11marzo) riccorevano i 7 anni dal disastro del reattore nucleare di Fukushima che ricorda una volta di più come non esistano tecnologie sicure ma siamo obbligati a muoverci seguendo il principio di precauzione e di prevenzione.
Il 25Feb. i movimenti e i comitatitoscani che si sono incontrati a Firenze hanno condiviso la necessità di lavorare insieme per la chiusura di questi impianti, delle discariche, del bisogno di un cambio di rotta radicale ed insieme denunciano oggi quello che accade a Montale.
Vogliamo notizie certe sull’accaduto!
La difesa dei territori a partire dalla tutela delle salute delle popolazioni già tante volte colpite!
Siamo pronti alla mobilitazione a difesa del nostro futuro!
Siamo tutt@ di Montale
Le realtà partecipanti al primo incontro regionale di Fi