Questa storia inizia nel 1986 a San Donnino, un Inceneritore viene chiuso per la grande mobilitazione degli abitanti. Nei primi anni 2000, gli amministratori locali non hanno ancora imparato la lezione, e ripropinano la costruzione dell’inceneritore di Case Passerini, all’ interno di un piano regionale di gestione dei rifiuti urbani che prevede diversi nuovi inceneritori, disattendendo già allora le direttive UE.
Da allora sono passati circa vent’anni, fatti di una mobilitazione costante estesa a tutta la Piana Firenze Prato Pistoia, capace di elaborare controproposte senza ricorso all’ incenerimento, nella direzione della strategia rifiuti zero basata sui cicli ecoenergetici e sulla difesa della salute senza se e senza ma.
Una mobilitazione dal basso di abitanti, comitati popolari. Volantinaggi casa per casa, assemblee pubbliche, manifestazioni, ognuno di noi conserva i propri ricordi gelosamente, la fatica e lo sforzo di chi è partito soverchiato dalle forze dell’avversario, Quadrifoglio e Hera che avevano dalla sua parte, tutte le formazioni politiche e tutti i media.
Ognuno di noi è un pezzo di questa lotta, in tanti ce la siamo caricata sulle spalle e collettivamente l’abbiamo portata avanti, una lotta che è esplosa negli ultimi anni, dirompente, per dare una grande spallata ad un progetto assurdo e insensato.
Nei primi anni 2000, parlavamo di raccolta porta a porta, di riutilizzo e di riciclaggio, di compostaggio di qualità,di tariffe puntuali, di una gestione pubblica fondata sugli interessi collettivi e sull’ abbandono delle combustioni dannose per la salute umana e per l’ ambiente. Ci hanno dato dei pazzi, hanno deriso le idee che adesso sostengono e che ci vengono presentate come se le avessero inventate loro e tirate fuori dal cappello.
Ci ricordiamo in Comune a Campi B.zio, la Sindaca Fiorella Alunni, in un consiglio comunale strapieno di abitanti inferociti, approvare la costruzione dell’inceneritore.
Ci ricordiamo del referendum vinto sempre a Campi, contro il Sindaco Adriano Chini con quasi 10 mila voti contrari all’impianto; per arrivare al pavido Sindaco Fossi che nel 2015 non riuscì neanche ad approvare una delibera sostenuta da migliaia di firme, per aderire alla strategia rifiuti zero, e che adesso ciancia di alternative e economia circolare.
Si ricorderà il governatore Rossi della serata alla Querce, quando è scappato via sotto la pioggia; e Nardella al Puccini e Renzi a Sesto F.no dove su questo tema ha perso le elezioni del Comune, non meno di due anni fa.
Noi ce lo ricordiamo perché questa è la nostra storia, sentiremo i politici rifarsi la loro verginità green, qualcuno ha cominciato da un mese, qualcuno da qualche giorno in più; nessuno di loro c’era 20 anni fa, nessuno c’era alla manifestazioni a Sesto F.no, a Campi, Pontassieve, Montale-Agliana, Prato, Greve nel 2005 e poi Firenze e ancora Campi nel dicembre del 2013, ai presidi a Quadrifoglio e Arpat, alla manifestazione dell’aprile del 2015 e poi il maggio del 2016 in 20 mila fino al centro di Firenze, ai concerti con migliaia di persone, alle cene di finanziamento ai banchetti al mercato, sulle trivelle nei terreni, a piantare alberi, a costruire il presidio a metterli tutti quanti davanti al fatto che senza la gente, senza di noi, non avrebbero fatto un bel nulla.
E così è stato, il progetto dell’inceneritore di Case Passerini ha preso oggi un colpo definitivo, l’autorizzazione è stata annullata, adesso se volessero andare avanti con questo progetto scellerato, dovrebbero ripartire da zero col progetto, con le conferenze dei servizi e le approvazioni.
Parlano i politici oggi, addirittura fingono di festeggiare e non chiedono scusa, perché questa lezione che hanno preso dagli abitanti, non l’hanno imparata.
Noi al contrario l’abbiamo imparata benissimo, abbiamo capito che tutti insieme gli abbiamo fatto tremare le gambe, li abbiamo schiacciati con la correttezza delle nostre idee, abbiamo ribaltato tutte le loro decisioni, tutti i loro titoli di giornale, tutti i loro “non ci sono alternative” e “partiranno i lavori entro..”; oggi abbiamo imparato che siamo capaci di fargli ingoiare bocconi amari, lo abbiamo imparato e ora noi andiamo avanti, perché avevamo la nostra idea di territorio, la nostra idea del Parco della Piana.
Abbiamo costruito una comunità solidale e resistente, abbiamo incrociato sguardi, condiviso fatiche, intessuto rapporti che dureranno molto oltre questo maggio, c’è ancora tanto da fare per costruire una Piana ambiente comune di vita, a misura d’uomo, baricentro una volta per tutte di nuove relazioni uomo, natura,società.
Ora che vi abbiamo sconfitto sull’Inceneritore sappiamo che possiamo sconfiggervi su tutti i progetti inutili e dannosi che avete in mente per il nostro territorio, a cominciare dal Nuovo Aeroporto, alla chiusura degli inceneritori di Montale, di Baciacavallo, delle discariche per rifiuti speciali e scorie incenerite e per il rifiuto della strategia integrata che mantiene aperta , seppure in quantità ridotte, l’opzione dell’ incenerimento dei rifiuti e delle biomasse vegetali e quindi della combustione.
Sappiamo che tenterete di barattare l’Inceneritore con l’Aeroporto, voi sappiate che ci troverete al nostro posto, al Presidio a difendere ancora una volta il Parco, e le nostre vite in questo pezzo di terra a nord/ovest di Firenze oggi avete imparato una lezione, da qui non si passa.
Questa è la nostra storia, questa è la nostra vittoria, questo è il nostro territorio, ora tocca all’Aeroporto!
Che la forza di questa vittoria arrivi ai tanti comitati in lotta in tutta Italia contro le grandi opere inutili e dannose.
Fermarli oggi più che mai è possibile! Fermarli tocca a tutt* noi!
Assemblea Presidio NoInc-NoAer