Giovedi 17 Aprile presidio alla sede di Quadrifoglio in via Baccio da Montelupo: volantinaggi, serata musicale, interventi

Presidio al Quadrifoglio

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L’Inceneritore di Case Passerini arriva davvero? Chi lo vuole più grande e chi gli strizza l’occhio

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Presidio, Controinformazione, Musica, Interventi, Volantinaggi dalle 17.00 alle 22.00
alla sede di Quadrifoglio in via Baccio da Montelupo –  View Map

Dal Giugno 2013 è in atto la procedura che dovrebbe portare alle autorizzazioni per l’ apertura dell’Inceneritore di Case Passerini da parte della società proponente “QThermo”; una società mista formata per il 60% dall’azienda pubblica Quadrifoglio e per il 40% dall’azienda privata “Gruppo Hera”.
Nel settembre 2013 si è svolta la Conferenza dei Servizi in cui, i comuni coinvolti, hanno fatto valutazioni e osservazioni, alcune anche molto critiche, nei confronti dello studio di fattibilità dell’Inceneritore presentato dalla QThermo.
L’inceneritore di Case Passerini è stato pensato, nei Piani Interprovinciali dei Rifiuti, per bruciare 136.000 tonnellate di Rifiuti l’anno. La Valutazione d’Impatto Sanitario, che aveva sollevato forti dubbi sulla situazione sanitaria della zona, è stata fatta in relazione a questa quantità di rifiuti.
Durante l’iter procedurale, proiezioni e valutazioni economiche da parte dei gestori, hanno notato come questa quantità di rifiuti, 136.000 tonnellate annue, non renda conveniente e redditizio l’impianto. Per questo la società che promuove il progetto, la QThermo, ha chiesto, con una proposta sfacciata e tracotante, di aumentare la quantità di rifiuti da incenerire passando da 136.000 a 198.000 tonnellate l’anno! Un aumento del 50% della quantità di rifiuti da bruciare!
All’ iniziale rifiuto giunto dagli enti competenti, che avevano autorizzato e studiato la fattibilità di un inceneritore da 136.000 tonnellate e non di uno più grande, la società QThermo ha risposto a Dicembre 2013 con una vera e propria minaccia: O voi ci autorizzate le 198.000 tonnellate o noi ci ritiriamo dal progetto e vi chiediamo i danni per tutte le spese sostenute!. L’arroganza della società proponente l’inceneritore sarebbe già grave se si trattasse di un soggetto privato, ma non ha limiti se pensiamo che la sua quota di maggioranza (60%) è detenuta da Comuni le cui Giunte Politiche hanno lo stesso segno e colore delle istituzioni provinciali e regionali che hanno espresso l’iniziale e pallido “NO” all’ampliamento richiesto.
In questa vicenda, evidentemente, “la Politica” c’entra e come, tant’è che soltanto 20 giorni dopo la Regione Toscana modifica le legge 25, che disciplina la gestione dei rifiuti nel territorio regionale, ed inserisce nella “legge finanziaria di fine anno” una clausola secondo la quale il calcolo dei quantitativi da bruciare non si fa in relazione ai piani interprovinciali ma in relazione al carico termico. In sostanza la Regione Toscana ha permesso a QThermo, con questa modifica, di arrivare alla quota richiesta di 198.000 tonnellate annue.
Con questo modifica QThermo si presenterà alla nuova Conferenza dei Servizi chiedendo che venga autorizzato un inceneritore più grande di prima. Teniamo bene presente che mentre è ovvio che più brucio e più inquino la Valutazione di Impatto
Ambientale e Sanitario resta quella fatta sulle 136.000 tonnellate l’anno come se un aumento del 50% non comportasse modifiche in termini di emissioni e nocività.

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