“Lotto..ergo sum”: parole in libertà di chi si oppone allo scempio della Piana

Pubblichiamo queste brevi righe di Isabella – tratto da un post  su Facebook – perché esprime tutta la voglia di lottare contro chi è potente, arrogante, vanta pletore di pennivendoli così come solerti tutori dell’ordine nelle proprie fila. Detto altrimenti, questa è la parte viva, migliore, e più bella della nostra città.

Fonte: http://www.inventati.org/cortocircuito/2015/11/02/lotto-ergo-sum-parole-in-liberta-di-chi-si-oppone-allo-scempio-della-piana/

Oggi ho manifestato. Mi mancava. Poi siamo sempre pochi, diranno alcuni, ma non sapete quanto faccia bene lottare, discutere, contestare e non lasciare che i fatti vi scorrano addosso e vi sotterrino. Io oggi ho manifestato contro il “masterplan” per la costruzione della nuova pista dell’aeroporto di Peretola.
Così dopo aver seguito una lezione in piazza della Repubblica tenuta da un urbanista, ci siamo riversati nello stand della toscana aeroporti che stava lì accanto, forse per far polemica, sì, ma anche per fare controinformazione.
Con un gruppo di facinorosi studenti universitari muniti di pennarelli colorati e post-it abbiamo corretto quello che ci sembrava doveroso correggere sulla cartina informativa ed estremamente ludica, fornita dalla Toscana Aeroporti come contentino a quelli che ancora avessero qualche dubbio sull’impatto ambientale del nuovo aeroporto. (Come da foto)

Soddisfatti e ignari compiuta l’azione ci siamo ritrovati davanti ad un muro di poliziotti in borghese, direi cinque o sei e tre carabinieri desiderosi di avere le nostre generalità.
Una delle tante e superflue domande che sono state rivolte alle forze dell’ordine è stata:“Ma non avete di meglio da fare?”. Ma sopratutto perché porsi a muro in maniera intimidatoria dicendo frasi del tipo “Cosa credi che io non abbia di già i nomi di tutti quelli che stanno in questo stand in questo momento.” (questa gli è veramente uscita male!) La scena era abbastanza ridicola.
Ma a ripensarci a freddo tutto ciò è rincuorante perché quindi, anche se siamo pochi, anche se il fiorentino medio proverà totale disinteresse per la questione aeroporto sì/aeroporto no, anche se l’informazione gira a largo dalla questione, noi al comune o alla regione o chi tira le file di questa faccenda, noi facciamo paura. Con dei post-it e dei pennarelli colorati. In generale chi contesta va fatto tacere nella Duloc perfetta immaginata dal nostro sindaco.

Un giorno ho fatto un giro dei laboratori del polo di Sesto con un docente di fisica. Ho scoperto cose di cui non ero assolutamente a conoscenza: laboratori di ottica che hanno tavoli specifici per evitare le vibrazioni dell’attuale aeroporto, l’acceleratore di particelle, meccanici altamente specializzati che negli spazi dell’università creano i pezzi che compongono gli esperimenti con cui si fa ricerca, pezzi che possono essere venduti per migliaia di euro al Cern per esempio. Così mentre nello stand della toscana aeroporti si discute su quanto in alto mi passerà l’aereo sulla testa non ci si rende conto che la nostra regione e il nostro paese ha già deciso su cosa scommettere per i prossimi dieci venti anni: sulla costruzione di una grande opera che mette a repentaglio una zona che ha già moltissime problematiche, ma che soprattutto congela per legge tutti i terreni acquistati dall’università di Firenze che trovandosi in una zona di pericolosità della nuova pista non potranno più essere edificabili. La ricerca ha bisogno di spazio, ha bisogno di nuovi laboratori sempre all’avanguardia, quindi se oggi i ricercatori hanno bisogno degli attuali laboratori in un futuro chissà, magari ce ne sarà bisogno di nuovi. Ma con la nuova pista le possibilità di espansione dei laboratori dell’università di Firenze e del CNR saranno cancellate. Questo paese è disposto a vendere le sue vere possibilità di crescita economica a lungo termine per una pista aeroportuale gestita per più del 50% da privati, ed è questo quello di cui dovremmo parlare.

Non credo di aver mai riposto troppa speranza nella condivisione di idee su Facebook, ma oggi mi sono girati così tanto i coglioni che avevo bisogno di uno sfogo sulla rete…di quelli che poi generano tutta una serie di commenti fuoriluogo e fuoritema o anche un po’ di sostegno…spero.

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